Di sole, treni, partenze e Campari.

Forse è stato quel giorno in cui ho guardato il cielo e mi sono maledetta per aver lasciato di nuovo gli occhiali da sole a casa. Seduta al bar della stazione, cercando di sudare meno vistosamente del calice tondeggiante che innalza il mio Campari ad un livello di happy hour cui solo le bollicine solitamente
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Le tasche di Marietto

Stanco della solita minestra di cipolle e patate a pranzo e a cena, si disse che l’America non era poi così lontana. Nascose per bene i suoi risparmi nelle tasche dei pantaloni, fedele all’insegnamento di suo nonno, e preparò una valigia nella quale il vuoto avrebbe potuto facilmente ingoiare i tre capi d’abbigliamento e una
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Partenza come cambiamento e sfida

La primavera fa venire voglia di partire sia dal punto di vista effettivo, nel senso di prendere una valigia e andare dove desideriamo… Ma si può partire anche solo con il pensiero decidendo o pensando dove e in che direzione ci stiamo dirigendo. Partire è l’azione più bella e coraggiosa, che può sembrare egoistica in
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Editoriale – Un giorno, domani.

C’è una sacra spontaneità nella metamorfosi umana, nel momento in cui riesci a percepirti dall’esterno, nel movimento delle tue mani quando indicano la persona che eri, quasi a dire accetta il cambiamento che vuoi essere, tendi al tuo limite, governa il tuo infinito. Come Antigone quando scelse il suo posto nel mondo, o come il
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Amici da sempre

Sono amici da sempre, accomunati da una persistente voglia e ricerca di rinnovarsi, legati da un comune obiettivo: quello di rendere le esistenze soddisfacenti, felici e memorabili. Non escono spesso insieme perché è quasi impossibile che s’incontrino, non dipende da loro ma dai corpi e dalle anime che li ospitano. Il primo amico si chiama
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Il tempo di Antigone

Dal mito nasce una delle prime tragedie di Sofocle, Antigone. Creonte, re di Tebe, emana un editto che vieta all’intera città, pena la morte, la sepoltura del corpo di Polinice. La città, che deve obbedire al capo che si è scelto, rimane inerme di fronte a tale decisione. La città, ma non Antigone. Quest’ultima, sorella
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Facciamoci un selfie!

Selfie è solo un esempio delle parole che ci fotografano lo stato attuale dell’italiano: una lingua con meno rigidità normativa, condizionata dalla vicinanza tra scritto e orale, dal contagio dell’inglese e dall’influenza della sintassi di internet e dei social network. Del resto, oggi la scrittura on line, informale e rapida, è diventata il veicolo principale
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Nun me ce mandà che poi ce vado…

Ve c’ hanno mai mannato a quel paese? E se si, co che ce sete annati? Ve spiego, io c’ andrei pure ma ce metterei troppo. Dici vabbè, ce vado a piedi, che ce vò? Prepari la borza, mo borza, diciamo no zainetto almeno, che mo fa pure figo annà in giro co lo zainetto
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