Love at work

Abbiamo mangiato pizza e bevuto Fanta mentre guardavo il loro amore riempire la sala da pranzo semiarredata della loro temporanea e anacronistica residenza. Un piccolo appartamento ramificato, arrampicato su uno storico palazzo del centro. Li ho seguiti nella stanza del puzzle. Seimila pezzi, piccolissimi e tutti uguali. Abbiamo immaginato il futuro e ricordato il passato
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Eco

Eco era una giovane fanciulla innamorata, ragazzi. Non sapeva nulla dell’amore ma aveva incontrato l’essere più perfetto creato da madre natura e ciò che succedeva nel profondo del suo animo non poteva che essere amore, questo credeva. Era il più bello della scuola, del paese e della nazione intera. Il suo nome era Narciso. Quando
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Funambolo

Un passo dopo l’altro continuo a camminare. Sento la corda conficcarsi tra l’alluce e l’illice e poi correre lungo la pianta del piede. Sento tutto il peso del mio corpo, ogni centimetro, ogni grammo, ogni istante. Faccio un respiro più lungo e aspetto che l’ossigeno arrivi fino al cervello. Chiudo gli occhi, solo per un
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Volevo solo aiutarlo

“Mi piace tanto la maestra Giulia, racconta storie divertenti e ci fa fare bei giochi. Oggi ha portato una spada gigante, grigia come i suoi capelli, per tenerla Giorgio ha dovuto usare tutte e due le mani. L’ha data a lui la maestra e ha detto che solo per oggi Giorgio dovevamo chiamarlo Teseo. Abbiamo
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Il confine con il mondo

Hai una voce molto fastidiosa che ti parla nella testa. Dice che hai tanti capelli a proteggerla, a te sembrano pochi. Ti fanno sentire come se avessi qualche centimetro in più, sarebbe un bene se il mondo non fosse programmato per i bassi. In piedi, davanti allo specchio, tracci i tuoi contorni con lo sguardo.
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Di sole, treni, partenze e Campari.

Forse è stato quel giorno in cui ho guardato il cielo e mi sono maledetta per aver lasciato di nuovo gli occhiali da sole a casa. Seduta al bar della stazione, cercando di sudare meno vistosamente del calice tondeggiante che innalza il mio Campari ad un livello di happy hour cui solo le bollicine solitamente
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Uno che vale Zero

Cretino è il nome che si da a quelle misere creature, di piccola statura, mal conformate, con gran gozzo e affatto stupide le quali si trovano specialmente nelle Alpi Occidentali, secondo quanto riportato dal Vocabolario etimologico italiano, 1907. O almeno che si dava. Oggi cretino è quel tuo amico che fa una pessima battuta parlando
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Nun me ce mandà che poi ce vado…

Ve c’ hanno mai mannato a quel paese? E se si, co che ce sete annati? Ve spiego, io c’ andrei pure ma ce metterei troppo. Dici vabbè, ce vado a piedi, che ce vò? Prepari la borza, mo borza, diciamo no zainetto almeno, che mo fa pure figo annà in giro co lo zainetto
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