Love at work

Abbiamo mangiato pizza e bevuto Fanta mentre guardavo il loro amore riempire la sala da pranzo semiarredata della loro temporanea e anacronistica residenza. Un piccolo appartamento ramificato, arrampicato su uno storico palazzo del centro. Li ho seguiti nella stanza del puzzle. Seimila pezzi, piccolissimi e tutti uguali. Abbiamo immaginato il futuro e ricordato il passato mentre guardavo le loro mani intrecciarsi ed incastrare quei minuscoli pezzi. Guardavano un vuoto da riempire e sapevano esattamente cosa cercare, tra quali colori scegliere e come far combaciare le parti di quell’opera d’arte riprodotta e fatta a pezzi. Non era stato così fin da subito, c’erano stati il panico, la rabbia e la disperazione prima. Erano stati sommersi da un’infinità di cartoncini, avevano cercato tutti quelli con almeno un lato senza agganci e li avevano disposti nella giusta posizione per creare la cornice. Erano già arrivati alla conclusione che sarebbe stata un’ottima mossa suddividere quel mare di cartoncini per colori. Avevano già completato i soggetti principali. Non si erano tirati indietro quando c’era da chiedere aiuto e lo avevano accettato con entusiasmo da chi glielo aveva offerto spontaneamente. Avevano passato notti insonni e lunghe giornate chiusi in quella stanza. Ora la strategia acquisita li rendeva sereni. Avevano ben chiaro il disegno stampato sul fronte della scatola, la meta da raggiungere. Ho provato anch’io quella sera, seguendo il loro schema e ho gioito attaccando un piccolo pezzo. Ora quel puzzle è finito. Abbiamo mangiato frappe e bevuto sorrisi mentre mi parlavano di te. Li ho seguiti nella stanza dell’immaginazione. Infiniti pezzi, grandissimi e tutti meravigliosi. Abbiamo immaginato il tuo volto e la dolce casa in cui vivrai, e abbiamo ricordato il giorno in cui mi hanno detto di te e di come da allora ogni piccolo pezzo andrà incastrato per costruire il puzzle della tua vita. La strategia trovata per i puzzle certo non basterà a renderli sereni ma li fa sorridere mentre si guardano innamorati, proprio ciò che basta a me per essere serena mentre aspetto di incontrarti.

Elisabetta Fiorini

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