Eco era una giovane fanciulla innamorata, ragazzi. Non sapeva nulla dell’amore ma aveva incontrato l’essere più perfetto creato da madre natura e ciò che succedeva nel profondo del suo animo non poteva che essere amore, questo credeva. Era il più bello della scuola, del paese e della nazione intera. Il suo nome era Narciso. Quando questi la rifiutò per la sua imperfezione, Eco seppe di non poter più vivere. Si annientò lentamente fino a lasciare sulla terra solo la sua voce che ripete senza fine ciò che sente. Sempre uguale a chi è altro rispetto a lei. Solo l’amore e l’essere amata la rendevano viva, non c’era posto per lei su questo mondo se non accanto a quella meravigliosa creatura e quest’ultima non glielo aveva permesso. Eco era una fanciulla splendida, forgiata dagli dèi, forte, adorabile e piena di talento e di insicurezza. Non ha creduto in se stessa e come una vedova indiana si è gettata a testa alta nel rogo in cui ardeva il suo amore infranto. Riconosciuta dalla società solo come moglie, la donna indiana non può sopravvivere alla morte del marito e si lascia morire nel giorno del suo funerale. L’amore dovrebbe esaltarci, renderci orgogliosi e capaci di affrontare ogni sfida che il mondo ci pone. Non lasciatevi annientare mai, dimostrate quello che siete. Trovate ciò che vi rappresenta e vi completate amatelo. Se non vi sembrerà abbastanza continuate a cercare, sarà il modo che avrete scelto per dimostrare chi siete ad essere sbagliato, non voi.
Elisabetta Fiorini