Coincidenze notturne

rimbalzo di piogge invisibili
spezzate da traiettorie di passi

odore di asfalto bagnato
sopra i vestiti dentro le ossa

tracce di spezie bruciate dal giorno
nei tubi vuoti di neon tra maglie di serrande abbassate

il grido inarrestabile degli uccelli
disperso in un cielo nero

fa il solito coperchio alla processione dei notturni
che scambiano coincidenze di fantasmi

lucidi sotto il cerchio degli ombrelli
smarriti in labirinti di parallele

non vedo nessun punto di fuga sul mio binario
e non ho voglia di tornare a casa

mentre respiro questo istante
con tutte le mie forze

scambierei volentieri con uno strappo di violenza
il riparo di questa indolenza intermittente

e non so come mi venga in mente
ma credo che una volta tu mi abbia scritto

 

nello scatto meccanico del treno che mi portava via

credo che una volta tu mi abbia chiesto

forse avrei dovuto dirti
che non ho mai avuto così tanta sete
che ho imparato a riconoscere nel mio silenzio
il riflesso di una bellezza che non si vede

 

Margherita Maggi

Foto di Silvia Pincelli

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