Non hai più gambe per danzare
volteggiare tra le candide nuvole
del domani.
Non hai più mani
da poter tendere in aiuto
niente saluti
niente carezze.
Non hai più labbra per sorridere
o bocca per urlare,
cantare,
essere libera di esprimere
Il tuo animo.
Non hai più occhi
per osservare il mondo
Niente lacrime
come fiumi in piena
niente luccichii
come stelle nella notte
ma
Il buio.
Non hai più un corpo
in cui abitare
ma
tanti piccoli pezzi
frammenti di pelle
ed animo
da ricomporre.
Dalla polvere nasciamo,
veniamo plasmati
e diventiamo uomini, donne
alla polvere torniamo
sgretolandoci
granello dopo granello.
Alla fine cosa siamo
se non sabbia tra le dita…
Cristina Liberti
Foto di Todd Hido