Il ricamo è chiaro:
un sole impassibile e una strada
fino al mare
bianca di sassi.
Nemmeno l’ombra di colui
che da quel mare
a grandi passi
salendo
dovrebbe rompere l’attesa
senza nemmeno un sacrificio
o un dio.
Ma tutto questo quotidiano rito
è solo il filo
che intreccia sogni e storie
di quel giorno che muore
tra gli ulivi.
Ora ch’è notte
Penelope lo tiene
ancora per un attimo
poi tira.
(il gesto che ammatassa è di regina)
Lo strappo è una ferita che fa male,
rompe l’ordito,
la trama delle ore ad una ad una.
Ora c’è spazio e sonno
sopra il letto d’ulivo e di segreti
e sulla schiena nuda
come un tempo
la tenue carezza delle stelle.
Claudio Leoni
Foto di Carola Gatta