I tuoi voli

Se solo, se solo sapessi

i colori di queste cene

consumate in distratta solitudine

ad occhi rivolti davanti un muro muto

fingendomi

in passi su passi attraverso sterminate pianure

o in corse di treni su binari non paralleli

viaggiando sul filo spezzato della puntualità

con in tasca un biglietto avvolto in un foglio di via

che ignora il suo ritorno senza andata,

avresti più pietà della mia fame

ma non quella

del sorriso malinconico di mia madre

se intreccia corone ai suoi morti

che mi appaiono puntualmente in sogno

a ricordarmi quanto questa vita

sia un attimo

solo

se non la crediamo finzione,

oppure abietta negazione

di un qualcosa che ci sfugge

e che mai torna indietro,

proprio come i tuoi voli

da una parte all’altra del Tirreno.

Mario Cianfoni

Foto di Li Hui

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