Tramontana

S’è giratu u maru. Cambia fianco nel suo letto sassoso, appesantendo il ruggito della sua perenne insonnia. Parla, quasi balbetta, mentre tuonano le sue onde. Le sbatte con forza sul davanzale sassoso delle sue rive e una nuvola di schiuma polverosa si sparge nel cielo acceso dal sole. Attacca i suoi sbadigli. Prendo così fiato anche io, sorseggiando respiri salati. Tutto si distende, centimetro dopo centimetro e lascio che il vuoto mi domini e che tutto si popoli. Sento i pesci nello stomaco e mi innamoro di nuovo. Di questo mare e di chi lo abita. Mi scivolano via le alghe dai capelli e le onde dagli occhi, mentre vedo allontanarti tra le colline dorate e i palazzi callosi. Se potessi tenerti con me e guardarti ogni notte addormentarti, mentre mi culli. Se potessi ancora farlo, forse riuscirei ad abbandonarmi via del tutto senza per questo avere il terrore di smarrirmi. Ma devo salutarti ancora, sapendo che ci rivedremo. Io intanto sbadiglio al tuo pensiero. Paese lontano, paese sincero.

 

Alessia Murgi

Foto di Ivana Bernabò

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