Mentre cammino ricordo il suono del del martello, il calore della fucina, il ferro che prendeva forma, l’incudine appoggiata a quel tronco rubato in giardino. Mentre cammino nel tramonto ricordo il tuo sorriso, eri così strano, sudato, con la pelle arrossata dall’intenso calore, eppure sembravi, eri, felice; l’ho capito solo più tardi; felice che ad ogni colpo ad ogni martellata quel ferro si piegasse a te, che quella materia rigida e informe lentamente diventasse la tua idea. Mentre cammino nella notte più di tutto ricordo la tua mano sul mio viso, per me era immensa, segnata da ogni tua esperienza, dal lavoro nei campi, da tutti i tuoi sbagli e da quella fucina dove ti rifugiavi per ritrovare la pace, io mi sedevo a guardare rapito e quando uscivi nel mondo indossando quei vestiti quel volto come se fosse carnevale io solo sapevo che la tua vita; chi eri veramente lo raccontavano solo le tue mani.
Alan Marcheselli
Foto di Alan Marcheselli