Ho una piccola macchia scura sulla gamba sinistra
proprio qui
all’altezza della tibia.
Mi son tagliata su uno scoglio
mi son tuffata da questo posto
che se mi chiedono “dove sei?”
potrò solo rispondere “sto qui”
perche’ in fondo son sicura
questo scoglio non esiste.
Non fa niente – dico – prima o poi mi passerà.
Strafaccio e straparlo
tutt’intorno si ride e si discorre.
Di genealogie da guerre puniche
di improbabili cristalliere, di operai agricoli tuttofare.
Si sta davvero bene. Qui.
Seduta su un angolo d’asciugamano
annuso discorsi che disegnano casette al mare
dove godersi la pensione con moglie o compagna annessa
e poi così, senza sapere quando
un gabbiano mi raccoglie prepotente e mi porta via da sè
in un tramonto di parole e pensieri silenziosi.
Un mondo lontano. Lontano e silenzioso.
– Bello, vero? – Si, bellissimo.
Quest’attimo preciso, il volo orizzontale
il momento sconosciuto in cui lui ha preso in prestito il mio sguardo
e s’è ritrovato lì.
Povero.
Tra cielo e mare.
Sospeso insieme a me
tra ciò che è e ciò che non è.
Ho una piccola macchia scura sulla gamba sinistra
proprio qui
all’altezza della tibia.
Cristina Carlà
Foto di Ketty Domesi