Smarrito in un vento di polvere bianca,
lo sguardo assorto,l’anima stanca
di chi ha già avuto troppo passato,
lo sguardo duro come il selciato…
Le notti insonni,strada da fare,
la testa stanca e giorni da tirare,
amari e uguali come un brutto copione,
quando ti svegli e ti senti un coglione.
Io stupida,stralunata,
con la mia vita tutta sbagliata,
io sempre madre e mai la figlia,
chiudo i miei sogni in una bottiglia.
Non posso amarti e non ti posso toccare,
con nodi alle vene ti vorrei legare,
quando la mia angoscia si fa litania,
mi faccio anch’io polvere che vola via…
Conosco il battito del tuo cuore,
il suo difetto di costruzione,
ridendo nuda ti ho dormito accanto,
nel tuo respiro ho sciolto il mio pianto.
Con le tue braccia troppo reali,
ho sentito nell’anima crescere ali,
ora la polvere è dentro i miei occhi,
quando nel letto conto i rintocchi,
parlo da sola con la tua assenza,
il mio corpo dorme,l’anima pensa…
Il destino è un regalo non desiderato,
un pacco ad un indirizzo sbagliato,
a chi non lo merita e non l’ha mai ordinato…
Tu perso in un pentagramma
nessun amore nemmeno un dramma,
sul tuo strumento che sembra vivo,
il mantice soffia come un respiro,
la musica cresce e muovi le dita,
sul tuo strumento che è come la vita,
ci sono le note su cui sai giocare,
ci sono i bassi e non li puoi spiegare.
Francesca Amato
Foto dal web