Campo minato. È un videogioco per PC molto famoso, anche se il nome, nel rispetto del tanto declamato politically correct, è stato poi modificato in Prato Fiorito. Il giocatore ha lo scopo di liberare un campo dalle mine nel minor tempo possibile. Ovviamente, c’è il rischio di imbattersi in una mina, momento in cui la tua missione fallisce e sei costretto a ricominciare, se proprio vuoi portare a termine l’obiettivo. Stimolante per la mente, ma In alcune parti del mondo come Somalia, Mozambico, Bosnia – Herzegovina e Iraq, Campo minato supera la fantasia e diventa reale: il giocatore, in carne ed ossa, se mette un piede sopra una mina, esplode con essa e muore, senza possibilità di rimediare. Tiro al bersaglio. Puoi farlo in diversi modi, come arco e freccia, pistola, una palla da lanciare contro dei barattoli. Divertente, perché ti scarica, stimola la vista e l’autostima. Ci sono versioni in cui il bersaglio è l’essere umano, dove lo scopo è colpire l’avversario prima che lui lo faccia con te. C’è però una bella differenza tra l’essere colpiti da pallini di plastica o ceramica e l’essere presi da una pallottola di piombo: nel primo caso muori per finta, nel secondo la realtà supera la fantasia e uccide. Quest’ultima situazione, ultimamente, succede in buona parte del continente nero, in Siria ed in tanti altri luoghi, talmente tanti che se li elenchi tutti ne dimenticheresti sicuramente qualcuno. La realtà che supera la fantasia e uccide… e poi c’è PokemonGo: è un gioco per smartphone che trasforma come non mai prima il giocatore in un virtuale allenatore di Pokemon. E’ interessante, perché stimola le persone ad uscire da casa, a camminare, a respirare aria pulita. L’importante è che non si offuschi il cervello delle persone, perché mentre qui cerchiamo pokemon, ad Aleppo, in Darfur e non solo, uomini, donne e bambini cercano pace, cibo e divertimento, quello vero, che non uccide. La realtà che supera la fantasia e uccide.