strade scorrono strade di bianco tracciate e occhiali da sole e baci abbracci carezze cazzate metti un disco il cielo si apre ascolta l’asfalto il blues il traffico autogrill di vento sbadigli e stirarsi di gatti riparti chi guida io sto davanti gesti gentili genitali stretti per portabagagli mai grandi abbastanza e bagni occupati vociare risa zaini chitarre bottiglie parole francesi divani di pelle tappeti e specchi notti di whisky note di rum e strade salite discese e scale labirinti di scale e strade stanze di luci spente la notte s’affaccia mattina è troppo vicina poi scappa di nuovo su strade bagnate magliette e caffè occhiali da sole ed è nuvoloso e la noia che mai non ci prenda scappiamo filiamo guidi chiunque ma andiamo andiamocene via per strade nuove strade facce capelli arruffati dita unte polvere di lidi diverse di stelle che siano lontane erba acre e gomme da masticare chilometri benzina stanchezza ancora andate ancora ritorni profili migliori e piccole poche parole al buio in sussurro che restano addosso e canticchiano amico ti dico per noi ancora cento per noi ancora cento per noi ancora cento di questi giorni
Matteo Mingoli
Foto di Monica Toscani