“La sensazione dominante è quella che si può avere aprendo una finestra: tutta la vita, i rumori della strada, irrompono contemporaneamente come il movimento e la realtà degli oggetti fuori […].”
U. Boccioni
Sicura di sé e incurante delle ombre della sera e della luce del giorno, la strada percorre chilometri e chilometri, in compagnia o da sola, senza stancarsi.Quando le auto sfrecciano e i bambini giocano, la strada illuminata e riscaldata dal sole sembra “vestirsi” a festa. Di notte, fredda e vuota, si consola pensando che alle prime luci del giorno torneranno gli uomini con i loro passi o con le auto a farle compagnia.
La strada entra nella casa, opera di Umberto Boccioni, eseguita nel 1911, con la tecnica dell’olio su tela dalle dimensioni di 100X100 cm, è conservata presso nello Sprengel Museum di Hannover.
L’ opera rappresenta una donna di spalle, ritratta mentre si appoggia alla ringhiera di un balcone. Dal balcone, la donna riceve l’impatto della vorticosa attività umana nella piazza sottostante. Gli oggetti si compenetrano, si sovrappongono, si intersecano: le verticali diventano oblique in relazione alle varie posizioni assunte dal riguardante nel giro di pochi attimi: tutto è frenetico e febbrile.
Lo stato d’animo è in quest’opera il fulcro della concezione della pittura boccioniana.
La posizione e l’altezza sono tali da mostrare una fitta serie di palazzi, una strada sulla sinistra e dei cantieri nella parte centrale del dipinto, vediamo pale e scale, cavalli e carri, mattoni e mucchi di sabbia.
L’opera presenta una grande carica emotiva che Boccioni evidenza grazie alla forza dei colori scelti in grado di evocare tutta la vita che irrompe dalla strada, una volta aperta una finestra. Lo stesso Boccioni afferma che un pittore dovrebbe riprodurre «ciò che può vedere fuori, in ogni direzione, dal balcone».
Gianmarco Galieti
Foto dal web