Piccola raccolta di poesie

Prima di arrivare. (sull’aereo prima del decollo) La bellezza ha un’unica strada arenata nel sogno dove gli occhi guidano il tempo a ritornare sulle scene di ieri. Ascolto, osservo e imparo a restare nel mare che si accende Noi qui, impelagati nel nulla di una maglietta a strisce Lungomare Ascoltarsi e prendere in mano le
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Pianeti

«Quella è la costellazione del Cane Maggiore.» «No, è impossibile. Il Cane Maggiore si trova vicino a Orione. Non si vede da qui.» «Ma la app dice così. Se quella stella è Rigel…» «Ma lascia stare queste app, non ci azzeccano mai.» Un prato completamente deserto, una notte d’estate limpida, loro due distesi nel buio,
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Non è incredibile?

non è incredibile? hanno scoperto che su Marte c’era un oceano. mi fa sentire più piccola, meno sola. e lo sai? sono femminili i nomi di città, isole, regioni, stati e continenti. anche quelli dei frutti lo sono quasi sempre. ecco ma sotto sotto volevo dirti solo: oggi ho bisogno di vero silenzio. di mettere
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Ascoltatelo, per Giove!

Illuminata dal mio stesso sole vorticosamente mi eviti. Volteggi assorta tra mille parole, gesti e pensieri. Mi muovo a fatica e infinitamente aspetto di voltarmi di nuovo verso di te per vederti vivere. Ti avvolgono mille colori, sfumature fresche di blu ti cingono i fianchi e uno scialle bianco ti protegge dal soffio dei miei
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Pianeti

Fino a qualche decennio fa, nel panorama letterario italiano, passeggiava uno scrittore molto particolare chiamato Paolo Volponi. Alcuni raccontano che tra una strana flânerie e l’altra arrivasse addirittura ad abbracciare piante di rosmarino messe sui davanzali altrui, tanto rispettava tutto ciò che la natura può offrire. Nel fare questo, più che dimostrare un affetto naif,
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Per nuovi cieli, nuove parole

La notte del 30 novembre del 1609, Galileo Galilei cominciava a puntare il suo cannocchiale verso l’alto e scopriva un nuovo cielo. Osservava, esplorava, imparava a vedere con quel nuovo strumento appena costruito. Guardava alla Luna «ricoperta in ogni parte di grandi prominenze, di profonde valli e anfratti», proprio come la superficie della terra, e
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Third stone from the sun

Da pietra a pianeta quanto è lungo il passo? 17 tracce e 40 minuti circa di musica. Nel 1967 usciva «Are you Experienced», la prima opera di Hendrix: in altre parole l’inizio di una nuova era. Tutto il lavoro è un quadro di quell’epoca, di quegli anni così intensi, raccolti con note ora malinconiche e
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Independence day?

“Sai quella storia che usiamo solo il 20% del cervello? Con questa lo usi solo il 2%” è la famosa frase del film “Italiano medio”. La teoria (priva di fondamento) secondo la quale sfruttiamo solo il 10% (e non il 20%) delle nostre facoltà intellettive, è la base di una stravagante ipotesi aliena: Immaginiamo l’umanità
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