Non svegliarmi oggi, lasciami dormire,
mentre altre navi stanno per partire,
oggi cancello ogni mio ricordo
anche questo dolore sordo.
Le strade che mi videro bambina
avvolte dal sole stamattina
sembrano dirmi quasi arrivederci,
ora che vado stiamo per capirci.
E sono siciliana o marocchina,
donna, amante, dentro una bambina,
porto un sogno stretto dentro il ventre
chi non mi ama, no, non lo comprende.
Non picchiarmi oggi, uomo nero,
io non respirò più, nemmeno tremo
non spezzarmi ancora braccia e ali
lasciami volare in infiniti cieli.
Ad incassare io sono abituata
la pelle da tempo già segnata,
il sesso come merce per comprare
una libertà che non potrò mai avere.
E sono abruzzese e sono africana,
venduta per un soldo come puttana,
in un paese che non può capirmi
che mi ha rubato i sogni per violentarli.
NINNA NANNA NINNA OH QUESTO BIMBO A CHI LO DO
FA PAURA L’UOMO NERO QUANDO ARRIVA PER DAVVERO
NINNA NANNA NINNA OH QUESTO BIMBO IO NON LO SO
STA SCAPPANDO DA UNA TERRA DILANIATA DALLA GUERRA
NINNA NANNA NINNA OH CON INDIFFERENZA E RABBIA,
ORA E’ MORTO SU UNA SPIAGGIA.
Francesca Amato
Foto di Anita Scianò