Third stone from the sun

Da pietra a pianeta quanto è lungo il passo? 17 tracce e 40 minuti circa di musica. Nel 1967 usciva «Are you Experienced», la prima opera di Hendrix: in altre parole l’inizio di una nuova era. Tutto il lavoro è un quadro di quell’epoca, di quegli anni così intensi, raccolti con note ora malinconiche e rabbiose, ora violente ma continuamente avvolte da un’aurea di potenza magica. Tutto durante quegli anni.
Si era nel bel mezzo di una guerra, fredda, ma pur sempre guerra. C’era il Vietnam, e questa si che era una guerra, che mieteva dolori e frustrazioni. L’uomo, che già aveva compiuto in piccolo salto nello spazio, mai sazio, si accingeva a conquistare la Luna. C’era l’ondata di protesta giovanile pronta ad esplodere nel mondo: finalmente la società iniziava a maturare una nuova coscienza. Una parte delle nuove generazioni cominciava cioè a comprendere ciò che era quel pianeta fatto di pietra e acque azzurre, che per migliaia di anni con la sua forza immensa aveva ospitato un’infinita quantità di esseri viventi. Allora incominciarono a chiedere pace, si andò alla ricerca di una nuova strada, di una nuova via che non prescindesse dall’amore e dal rispetto verso il mondo umano e naturale.
A suo modo, con quel suo lavoro, Hendrix esprimeva quel legame viscerale e irrazionale dell’umanità con la propria Terra. Un legame che non viene mai meno, che attraversa ogni traccia, sancito com’è dal ritmo tribale dell’anima che sarà sempre un punto imprescindibile di congiunzione degli uni agli altri. Un album che risuona di tutto: il vigore, il sudore e la tracotanza animalesca, ma anche, e forse soprattutto, la bellezza. Bellezza è anche potenza, quella potenza che questo pianeta è in grado di sviluppare. Quindi la serenità nelle cascate di May this be love, la passione febbrile di Fire, la delicatezza di una ballata cantata dal vento come in The Wind cries Mary: in ognuna di queste canzoni c’è un inno infinito alla forza che possiamo e dobbiamo cominciare a riprendere dalla terra.
Ascoltandolo a 50 anni dalla sua uscita, l’effetto non è per nulla ingiallito: umanità impressa in note, sembrano ancora vive e verdi le meraviglie di un mondo ricalcato sulle orme della Terra. Piuttosto sarebbe doveroso guardarsi indietro per capire come abbiamo risposto a quelle domande immerse in manifestazioni e verdi festival di protesta. Are you experienced?

di Vincenzo Talamo

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