Forse un giorno ci arriveremo in tempo. Ma intanto scorre e ognuno vive il suo. O magari arriveremo in ritardo o in anticipo, o insieme. Sincroni, così senza aspettarsi. Senza una vita ad aspettare che arrivi il tempo giusto. Io saprei chi aspettare, ma non cosa aspettarmi, da noi. Uno dei due potrebbe non arrivare mai. Se fossi io ti prometto che saremo insieme, insieme nel tempo che non viviamo. E se dovessi essere tu a tardare o a non esserci, saremo comunque uniti, nei ricordi del passato. Soprattutto nella memoria dei nostri giorni felici. Perché se potessi scegliere, sceglierei quel tempo lì.
Come quando ho vissuto il mio giorno perfetto con te. Semplice e genuino. Col sole in testa, un lago fermo, “fresh feeling” degli Eels in sottofondo, una musica che proveniva dalla radio accesa dell’auto e i nostri piedi che pendevano dal muretto su cui eravamo seduti. E a pensare che lì per lì lo vissi come un giorno normale. Solo a posteriori lo scelsi come il mio giorno perfetto. Non potevo immaginare che non ce ne sarebbe stato un altro, che non ci saremo più neanche incrociati, perché altrimenti, quel giorno là, te l’avrei detto che eravamo perfetti anche noi.
Carlotta Coluzzi
Foto: Pierangelo Laterza, Collettivo Domino