Buio all’orizzonte
capitano
l’onda gobba partorisce vento
croste saline agli occhi
e gira in tondo l’ago sul quadrante
non sembrano mattine
queste albe a traverso
queste rive
senza uno sguardo
senza un faro acceso.
Fermarsi adesso ad aspettare
un’insegna qualunque
una bandiera
sarebbe tempo perso
qualcuno è pronto a naufragare
cercando sulle zattere di legno
l’ombra fugace di un approdo.
Io resto capitano
aspetto un segno
un sorriso
che apra le murate all’ippogrifo
al suo galoppo sghembo
all’infinito
dove filano il canto le sirene
a richiamare al viaggio
resti di sogni
e voci
scampate per miracolo al letargo.
Porto un cappuccio blu
stivali uguali
stringo con forza l’aria
che s’addensa.
Il resto è mare.
Il resto è solo mare.
Claudio Leoni
Foto di Gibellini Laura