Uno che vale Zero

Cretino è il nome che si da a quelle misere creature, di piccola statura, mal conformate, con gran gozzo e affatto stupide le quali si trovano specialmente nelle Alpi Occidentali, secondo quanto riportato dal Vocabolario etimologico italiano, 1907. O almeno che si dava. Oggi cretino è quel tuo amico che fa una pessima battuta parlando della tua ex che tu ami ancora. E oggi quel tuo amico cretino per te è più importante di quell’altro tuo amico, quello che la tua ex la porta a cena il sabato sera e pensa di amarla più di te, lui vale zero. Oggi. Ma tra qualche anno vorrai essere tu a valere zero. Dovrai essere tu a volerlo. Nasci cifra, come tutti gli altri; sei un Uno in mezzo a tanti Uno, è il font che vi distingue. Alcuni fortunati riescono a diventare Romani nella vita, una stecca dritta e inflessibile che li rende diversi da tutti gli altri Uno sorretti da un piedistallo rasoterra e una fronte troppo pronunciata. Fortunati i Romani, o forse scaltri, punti di vista. Ma tu devi aspirare ad essere di più! Nella vita devi essere uno Zero, quello che fa la differenza. Lo zero che ti salva la vita nelle trasfusioni, quello che trasforma in neve le goccioline di pioggia che bagneranno il tuo primo bacio, quello spaccato che prenderai a quel compito in classe alla prima ora di un sabato mattina dopo aver dormito poche tormentate ore indossando ancora i vestiti della sera prima e che segnerà la svolta della tua carriera scolastica, o la sua disfatta; quello da cui tutto ha inizio, è da zero che si parte per arrivare poi ovunque; quello che trasformerà in Dieci l’Uno che sceglierai come compagno di vita. Sarai tu a fare la differenza e tutti vorranno essere come te: Uno che vale Zero.

 

di Elisabetta Fiorini

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